Sostituzione muletti: l'obiettivo è tirare avanti il più possibile, per sfruttare fino alla fine il nostro investimento iniziale e pianificarne con calma uno nuovo. Ma come capire quando è arrivato davvero il momento di procedere all’acquisto o al noleggio di un nuovo mezzo? E ancora: fino a che punto è possibile sistemare in sicurezza il nostro vecchio modello? Le valutazioni variano da caso a caso, perché alcuni mezzi possono esporre evidenti segni di usura, ma essere sostanzialmente ancora in buono stato, e altri ancora sembrare, invece, esteriormente perfetti, ma nascondere problematiche meccaniche o elettriche non più risolvibili con dei semplici interventi di manutenzione. Perché piccoli e grandi urti possono contribuire in maniera inaspettata sulle condizioni di salute dei muletti, e pertanto saper riconoscere il momento giusto per “pensionarli” può risultare difficile, esponendo così magazzino, merci e operatori a seri pericoli. Ecco perché è fondamentale tenere monitorati una serie di indicatori, che segnalano con un buon margine di sicurezza la necessità di dismettere i nostri carrelli.
L’aspetto esteriore del mezzo, per quanto banale, resta sempre un parametro da considerare con cura, sempre tenendo conto, però, del contesto in cui ha lavorato per tanti anni il muletto in esame: un carrello utilizzato in presenza di forti fonti di calore o in ambiente salino avrà necessariamente un altro aspetto rispetto a un carrello scarsamente utilizzato e in condizioni di calore e umidità normali. Inoltre, anche il peso dei carichi trasportati e la difficoltà dei percorsi intrapresi influirà sull’estetica del mezzo: la movimentazione di pallet leggeri e di tragitti brevi e semplici chiaramente esporrà meno i carrelli ai danni dell’usura, agli urti ecc.
Ammaccature, bruciature, bozzi, graffi e ruggine possono essere dettagli rivelatori, spia di altri problemi, magari non individuabili con un’occhiata superficiale.
Ammaccature del tettuccio di protezione e forche incurvate segnalano che è indispensabile un intervento per far tornare il carrello in sicurezza, e altrettanto eloquente potrebbe essere lo stato delle guarnizioni, dei cuscinetti e dei punti di saldatura: in che stato si presentano? Che informazioni ci danno sulla salute del mezzo?
Chiaramente, altro indicatore principale resta sempre il numero d’ore d’uso: dopo le 10.000 ore di utilizzo, è fisiologico aspettarsi una manutenzione sempre più impegnativa e, di conseguenza, più costosa. Ecco perché molti contratti di affitto hanno una durata che varia da 60 a 72 mesi, o da 5 a 6 anni, con una media di 1.750/2.000 ore annue. Onde evitare sempre più frequenti sostituzioni di spazzole e pulizie approfondite del motore e del cambio, è consigliabile tenere d’occhio l’età del muletto.
Anche lo stato di forche e catene risulta fondamentale. Quando la catena, per via dell’uso, si allunga talmente tanto che il tecnico che ne misura il grado di estensione valuta necessaria una sostituzione, è indispensabile controllare anche lo stato di ruote e rulli, e se anche altre parti del montante risultassero usurate… forse sarebbe più saggio valutare di sostituire direttamente il mezzo.
Discorso analogo per le forche, che necessitano di manutenzione e ispezioni regolari. Anche le forche si usurano a lungo andare, mostrando crepe e curvature che sono indicatori preziosi dello stato di salute complessivo del mezzo.
Ultimo parametro, ma non meno importante, è rappresentato dalle condizioni delle batterie. Una batteria trazione piombo-acido, se caricata in maniera corretta e con un’appropriata manutenzione, ha una vita composta da circa 1.500/2.000 cicli di carica/scarica. Teniamo dunque bene a mente quanto a lungo è stata utilizzata e facciamo tesoro delle buone norme di conservazione. Come?
- Facendo cicli di carica completi (e non cariche intermedie)
- Controllando il livello dell’elettrolita
- Mettendo il mezzo in ricarica quando l’energia residua è pari al 20%
- Verificando la pulizia e la saldatura delle connessioni fra gli elementi
- Evitando di lasciare la batteria scarica e inutilizzata per lunghi periodi
Insomma, se vogliamo valutare lo stato del nostro carrello e farlo durare il più possibile, per prima cosa effettuiamo un controllo generale delle condizioni, poniamo massima attenzione alle forche, verifichiamo l’assenza di perdite di olio nell’impianto idraulico come nel gruppo motore-trasmissione, curiamo al massimo la salute della batteria di trazione tenendo sotto controllo il livello dei fluidi e, ovviamente, effettuiamo con puntualità ispezioni e manutenzioni periodiche evitando sempre di lavorare con un carrello danneggiato.
Per il vostro piano di manutenzione, per tutti i controlli del mezzo, per una sostituzione urgente… non preoccupatevi: c’è Centro Carrelli!
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